Partiamo prima dai 4 punti che definiscono un sentiero sostenibile
- Rispetta l’ambiente
- Soddisfa le aspettative degli utilizzatori
- Richiede poca manutenzione
- Minimizza il conflitto fra le diverse tipologie di utilizzatori
L’Italia è piena di sentieri e di vecchi percorsi alcuni antecedenti l’epoca romana.
Non sempre gli ideatori di quei tracciati hanno considerato la sostenibilità dei loro progetti, non tanto per sensibilità ambientalista ma anche semplicemente per la longevità della loro opera.
E’ comune stupirsi quando si vedono certi sentieri per escursionisti di montagna che sono dei veri e propri acceleratori di erosione, ma è altrettanto deplorevole constatare che tanti cercano scorciatoie a percorsi ben studiati, causando danni riparabili solo con costosi interventi.
Senza voler approfondire il discorso sui problemi dell’erosione, voglio elencare sinteticamente qui sotto gli 11 punti principali che permettono di tracciare il sentiero con il miglior compromesso di sostenibilità che coniuga divertimento ed accessibilità ai luoghi con minimizzazione di erosione e conservazione dell’ecosistema.
- Posizionamento del tracciato: sul fianco del pendio è sempre meglio, evitare crinali e fondovalle
- Direzione del sentiero: evitare la linea di massimo pendio
- Regola della metà: non eccedere mai oltre il 50% della massima pendenza in quel punto
- Pendenza media sostenibile: una sezione in salita non deve avere una pendenza media oltre il 10%
- Pendenza massima sostenibile: non eccedere il 15 – 25% nemmeno in brevi tratti
- Inversioni di pendenza: sono il miglior modo di drenare acqua dai sentieri
- Pendenza trasversale esterna: evitare quando possibile canalette che richiedono continua manutenzione e spostano il problema
- Adattare il tracciato al tipo di terreno: combinare opportunamente sezioni rocciose ad altre permeabili ottimizza drenaggio ed erosione
- Favorire la guida scorrevole per proteggere il terreno: prevedere traiettorie e punti di frenata sui terreni giusti, favorire la guida pulita.
- Prevenire la formazione di scorciatoie o varianti
- Manutenzione: meno acqua sui sentieri e più ciclisti che non ne escono garantiscono meno necessità di frequente manutenzione.
Bastano queste 11 regole? Diciamo che sono un buon inizio. Poi il sentiero deve essere un compagno del cammino, prevenire l’umore di chi lo percorre, breve quando è stanco, panoramico quando può, dare la giusta misura di divertimento, emozione e sicurezza. Ci vuole esperienza ed un continuo confronto con gli utilizzatori e la gente del luogo.
Mi accorgo che ho dimenticato la regola principale:
RISPETTA LA NATURA E RISPETTI TE STESSO
Bibliografia:
- Managing Mountain Biking, Pete Webber, IMBA 2007
- Costruzione e manutenzione di sentieri escursionistici, Manuale, Sentieri Svizzeri 2009
- Assessing and Understanding Trail Degradations: Results, Marion 2006
- Impacts of experimentally applied mountain biking and hiking on vegetation and soil, Thurston 2001
- Guidelines for a Quality Trail Experience, BLM 2017
- Guidelines for trail planning, design and management, Regional Development Australia 2015